… e in ospedale? Come trasformare una camera in un angolo di mondo caldo e accogliente perché questi Bambini speciali possano vivere serenamente?
Questo progetto nasce dalla consapevolezza che tutti i bambini ricoverati necessitano di attenzione e attrezzature particolari personalizzate in base alla condizione fisica e psichica e al carattere. L’unità di corpo e mente nel divenire esprime un carattere unico e inimitabile, perciò ogni bambino richiede un approccio peculiare.
L’Associazione procura tutti i materiali di cui questi bimbi hanno bisogno, da semplici giocattoli a presidi sanitari o arredi per creare uno spazio caldo e accogliente, appunto un guscio protettivo, avvolgente e colorato per riempire il vuoto intorno a loro, indifesi e pronti a ricevere una carezza, un sorriso, un’attenzione. In questo spazio protetto e isolato, il piccolo può aprirsi come un fiore ai raggi del sole, accogliendo con gioia e candore una carezza, un sorriso, un gesto d’amore e di cura. I bimbi esposti in particolare hanno esigenze peculiari: se altri degenti possono contare sui genitori e su associazioni che si occupano della loro specifica patologia, gli esposti no.
Vengono lasciati dalla mamma senza nulla. In attesa di una collocazione, questi bambini vivono all’interno degli spazi ospedalieri senza un luogo a loro dedicato. Per le normative sulla privacy questi piccoli non possono avere rapporti con il mondo esterno: il loro sole sono i neon del reparto, il loro cielo il soffitto della stanza.
Nel guscio invece è circondato da giocattoli, cuscini, copertine ricamate, sdraiette e seggioloni, contenitori per il latte, aerosol, lampade multicolor, passeggini, vasini, lettini, libri, pennarelli e molto altro.
Meravigliosi disegni esclusivi in forma di murales raccontano attraverso delicate metafore la storia dei “bimbi invisibili”, esposti, maltrattati e disagiati.
L’Associazione acquista tutto il necessario con i fondi donati dai benefattori oppure riceve i materiali direttamente da chi decide di acquistarli autonomamente per poi donarceli.
aspetto di sentirti così gli impulsi arrivano dritti al cervello da cui partono i segnali che prendono strade diverse dentro me.
Sono lucida obiettiva razionale.
Aspetto di sentirti
di ascoltarti
Chiama
Mettimi il linea diretta con le onde del mare così per un istante potrò sciogliere le catene della quotidianità,
mandami le voci dei bambini, le loro grida mentre corrono e giocano,
le loro risate così la spensieratezza e le emozioni prenderanno il sopravvento.
Descrivimi di che blu è il cielo lì che qui è così grigio, cupo, le nuvole tanto cariche di pioggia così a lungo da non poter immaginare che questo tempo cambierà.
Dimmi del cibo diverso,
dei sapori nuovi,
dei colori predominanti,
dell’odore dell’aria di un altro paese,
delle facce sconosciute che ti passano accanto senza sapere chi sei,
del caldo che ti circonda,
delle voci incomprensibili che cogli intorno a te mentre ad occhi chiusi ti godi la tregua che ti porta lontano dal resto del mondo,
quel lungo e beato attimo di incoscienza che ti culla e ti ispira,
quel profumo che nel vento riesci a percepire e ti riporta ad un momento migliore.