Mio signore, dato il cotal calore che il mio corpo emana per la vostra amabile presenza, presto svelato il volto avrò sul drappo di seta di rosso rubino finemente bordato a ricoprir il nostro sacro talamo.
Istintivamente si perderà il mio sguardo nelle fredde ombre dei vostri amati occhi.
I profondi gemiti sulle pareti nude riecheggeranno, rievocando in mosaico ricordi di tempo eterno.
Una pungente fitta il nobile cuore sentirà, ma di essa il cortese paladino non abbia cura.
Tale è il destino di chi sotto la stella della rinascita la via ancor cerca e il desìo inestinguibile spinge.
Le chiare iridi solcate da calde onde dei mari del voluttuoso pianto.
L’emaciato volto dal tocco dell’oblio mancato.
Ma serena in essere rimarrò, raminga nello spirito.
A scivolar perduta nelle vostre ardenti e forti braccia.
Il vostro nome mormorato in increspar di labbra.
Della vostra presenza sempre gioirò sui miei turgidi seni.
Ho due fratelli maschi, il maggiore ha avuto un figlio, Giacomo, e dal padre ha ereditato la testa.
Il suo talento è la matematica. Ha 30 anni e anni fa ha deciso di intraprendere la difficile strada dell’insegnamento; dice che non vuol fare altro che insegnare ed è davvero portato, a detta dei suoi alunni al liceo e da chi l’ha visto all’opera. Da qualche anno insegna matematica e fisica.
Il fratello minore ha avuto una femmina, Lucrezia, che ora ha 11 anni e dal nonno materno ha ereditato il genio artistico. Lui era un fumettista, Ruben Sosa, purtroppo mancato un anno prima che Lucrezia nascesse.
E’ nata con la carta, i colori, le matite, le tempere, i gessetti in mano.
Vorrei condividere con voi 3 suoi quadri che mi sono piaciuti tanto.
Uno in particolare mi ha sbalordita.
Il primo sopra l’ha dipinto qualche anno fa. Mi è piaciuta la schiuma dell’acqua che arriva a riva e i riflessi nel mare di tutto ciò che c’è sopra il mare, nonchè il cielo.
Questo sotto l’ha dipinto durante questo ultimo periodo in cui non ha potuto frequentare la scuola.
Ora sotto metto l’originale da cui lei ha copiato, anche se dice che preferisce creare piuttosto che copiare o dipingere ciò che la sua profe le dice di fare.
Qui sotto metto invece il suo disegno. Ho notato le ombre nelle maniche, sull’abito, ovunque, e la copiatura perfetta, dove i colori sono più vivi e quindi mi piace di più dell’originale.
Ora, va bene il cuore di zia innamorata, ma qui si tratta di vero talento e geni ereditati.
Vi abbraccio con la speranza che tutti stiate bene.
Il tempo è prezioso, perciò poche parole chiare e semplici per questi Bambini altrettanto preziosi.
Dal mese di maggio 2020, su richiesta da parte dell’ Asst Spedali Civili di Brescia, abbiamo allestito con un intervento artistico lo spazio dedicato ai tamponi per i neonati, i bambini e le loro famiglie così da offrire un luogo caldo e accogliente, lasciando un ricordo positivo e un piccolo dono per tutti i bambini ai quali verrà eseguito il tampone; da questa richiesta è nato il progetto: Home is where the heart is.
Da questa sinergia, come tutte le altre volte che si riesce a fare un lavoro di squadra, tutti ne escono migliori e soprattutto, in questo caso possiamo rendere migliore la vita di tanti bambini che, forse in silenzio, ci hanno insegnato durante questa pandemia ad adattarsi e capire l’importanza del bene comune come bene per tutti.
Premesso tutto il mio profondo rispetto per quanto realmente accadde quel giorno e per tutte le Persone che popolano questo mondo, premesso che non ho mai fatto molto caso (se non per il fatto che chiunque incontri o mi conosca mi porge gli auguri) a questa giornata mondiale della Donna e mai l’ho festeggiata, vorrei prendere l’occasione per postare questa foto che mi è piaciuta talmente da far parte di una delle tante su una parete, che mi sono divertita a creare, in una stanza di casa mia.
Un pensiero quindi a tutti noi, Donne e Uomini (non l’ho scritto al contrario per non rischiare il paragone con la … non saprei quale termine usare e preferisco sorvolare … trasmissione in tv -rido-), perchè tutti ci si possa valorizzare l’un l’altro ogni giorno della nostra vita.
Mini cuffiette, babbucce e copertine realizzate a mano, punto dopo punto, scaldano la pelle ma soprattutto il cuore di chi le riceve e di chi le dona.
Sono le “carezze di lana” fatte da alcune mamme e nonne ai neonati abbandonati alla nascita che non conoscono l’abbraccio della mamma.
“Ogni creatura è benvenuta” è lo slogan del progetto che ha visto “le donne attive in famiglia e in società” sferruzzare dentro casa per lasciare “un’impronta familiare discreta, espressa attraverso la manualità del ricamo” nella storia di questi piccoli bimbi bisognosi d’affetto.
Il tutto con la collaborazione dell’organizzazione bresciana di volontariato I Bambini Dharma che da anni si prende cura in ospedale dei bebè abbandonati alla nascita dai genitori, dei piccoli che arrivano in ospedali in seguito a maltrattamenti o dei bambini disagiati ricoverati nell’area pediatrica.
La Presidente “il progetto vuole essere un gesto d’amore nei confronti di questi piccolini; le nostre associazioni stanno creando maglioncini, cuffiette, babbucce, copertine, bavaglie e lenzuolini ricamati a mano che saranno aggiunti nella valigia di ogni Bambino Dharma, contenente già alcuni oggetti della prima infanzia e un Diario. Un gesto simbolico di partecipazione all’atto concreto di accudimento compiuto dall’associazione”.
La prime babbucce calde di colore azzurro con inserti in pizzo bianco sono state affidate alla Presidente, ma la collaborazione tra le due realtà va avanti da tempo: è iniziata a Natale con il dono dei golfini rossi.
“Soprattutto quando il percorso della vita inizia con una strada in salita, ogni creatura ha il diritto di essere amata e coccolata”.
E chi poteva lontanamente immaginare che “a distanza” avrebbe avuto il triste significato che ha da un anno a questa parte quando l’Associazione ha dato la meravigliosa opportunità di diventare zii e zie anche a chi non vive a Brescia?
Se pensi che il mondo sia migliore perché esistono i bambini, se credi che tutti i bambini del mondo non sono nostri ma allo stesso tempo dici che sono tutti tuoi, se li consideri speciali e li ami così tanto, se vuoi fare qualcosa per i bambini abbandonati, puoi diventare zia o zio a distanza.
Il link sotto ti porta direttamente alla pagina del sito.