Con amore, per non dimenticare

Toccare il fondo e andare oltre…
Là, dove il cuore stanco e a pezzi e la mente massacrata
chiedono pace perdono e respiro a Dio,
dove Dio raccoglie i frantumi rimasti di noi e li riporta con
amore dove un tempo fummo bambini, quando i sorrisi erano
solo sorrisi e il tempo non chiedeva nulla ma era solo foglie
verdi o rosse,
quando cercavi una mano sicura e fidata e la trovavi
ovunque
e una preghiera era il nostro angelo che ci cullava e ci
accompagnava nei sogni

da Poesie e racconti

S T A Y COLORFUL

stay0       Ciao a tutti  !

Vi mando un bacio bello stay1

Per la cronaca, qui c’è musica……………..

fiori…….

stay flowers

…….frutta……… stay4

di recente sono stata dal parrucchiere….stay5………. e mi sono ritrovata improvvisamente a viaggiare nel tempo………

come al solito non ho resistito a comprare qualche regalo per le amiche….      

a volte, di sera, usciamostay7.jpg

 e beviamo qualcosa insieme e …

chiacchieriamo chiacchieriamo chiacchieriamo….

…..altre volte mi soffermo, quasi senza respiro, davanti a paesaggi incantati 

intanto  stay11guardo il mondo 

stay12 e le sue strade

                     e la sua gente

e i suoi bambini…

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…………….bambini ………………………stay15.jpg

….bambini ……. stay16

                                            con questi meravigliosi & magici occhiali 

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mentre il tempo inesorabile 

scorre via

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vostra titti,

con simpatia

 

Mosaico

Mio signore, dato il cotal calore che il mio bel corpo emana per la vostra amabile presenza, presto svelato l’etereo volto avrò sul drappo di seta rosso rubino finemente bordato che ricopre il nostro sacro talamo.

Istintivamente si perderà il mio languido sguardo nelle fredde ombre dei vostri umidi occhi.

I profondi gemiti sulle pareti nude riecheggeranno, rievocando in mosaico ricordi di tempo eterno.


Una pungente fitta il nobile cuore sentirà, ma di essa il cortese paladino non abbia cura.
Tale è l’inevitabile destino di chi sotto la lucente stella della rinascita la giusta via ancor cerca e il desìo inestinguibile spinge.


Le chiare iridi solcate da calde onde dei tempestosi mari del voluttuoso pianto.
L’emaciato volto pel tocco dell’oblio mancato.


Ma serena in essere eternamente rimarrò, raminga nello spirito.


A cader perduta nelle vostre ardenti e forti braccia.
Il vostro amato nome verrà mormorato in increspar di labbra.
Della vostra desiderata presenza sempre gioirò sui miei palpitanti seni.

da Poesie e racconti

INCO – GN – ITA la fine che non c’era da Poesie e racconti

Amicizia …
Davvero riuscivo ancora ad attribuirle un senso?

Non ho figli.
Quei bambini non erano miei.

Quando mai i figli sono nostri?
Anche se so che rimarrò per sempre nei loro pensieri e loro nel mio cuore.

Me ne sono andata per un semplice motivo: ho perso la fiducia nel prossimo, arrivando alla definitiva conclusione che non ci si può proprio affidare mai, a volte nemmeno a chi ci ha generato.

E siccome sono invece nata, ma soprattutto cresciuta, nutrita di fiducia, gli altri in me e io negli altri, per me il prossimo significava tutto.

Per ovvio sillogismo ero fortemente convinta d’aver perso ogni cosa; sì, perché l’ultima delirante sfumatura che intuivo mi stava letteralmente terrorizzando: sarebbe inevitabilmente arrivato il terribile momento in cui non avrei potuto fidarmi nemmeno di me stessa?

Dopotutto anch’io ero il mio prossimo!

fine_

INCO – GN – ITA parte #7 ultima, da Poesie e racconti

𝓐𝓶𝓲𝓬𝓲𝔃𝓲𝓪 …
𝓓𝓪𝓿𝓿𝓮𝓻𝓸 𝓻𝓲𝓾𝓼𝓬𝓲𝓿𝓸 𝓪𝓷𝓬𝓸𝓻𝓪 𝓪𝓭 𝓪𝓽𝓽𝓻𝓲𝓫𝓾𝓲𝓻𝓵𝓮 𝓾𝓷 𝓼𝓮𝓷𝓼𝓸?

𝓝𝓸𝓷 𝓱𝓸 𝓯𝓲𝓰𝓵𝓲.
𝓠𝓾𝓮𝓲 𝓫𝓪𝓶𝓫𝓲𝓷𝓲 𝓷𝓸𝓷 𝓮𝓻𝓪𝓷𝓸 𝓶𝓲𝓮𝓲.
𝓠𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓶𝓪𝓲 𝓲 𝓯𝓲𝓰𝓵𝓲 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓷𝓸𝓼𝓽𝓻𝓲?
𝓐𝓷𝓬𝓱𝓮 𝓼𝓮 𝓼𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓻𝓲𝓶𝓪𝓻𝓻𝓸̀ 𝓹𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓮𝓲 𝓵𝓸𝓻𝓸 𝓹𝓮𝓷𝓼𝓲𝓮𝓻𝓲 𝓮 𝓵𝓸𝓻𝓸 𝓷𝓮𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓬𝓾𝓸𝓻𝓮.

𝓜𝓮 𝓷𝓮 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓪𝓷𝓭𝓪𝓽𝓪 𝓹𝓮𝓻 𝓾𝓷 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓵𝓲𝓬𝓮 𝓶𝓸𝓽𝓲𝓿𝓸: 𝓱𝓸 𝓹𝓮𝓻𝓼𝓸 𝓵𝓪 𝓯𝓲𝓭𝓾𝓬𝓲𝓪 𝓷𝓮𝓵 𝓹𝓻𝓸𝓼𝓼𝓲𝓶𝓸, 𝓪𝓻𝓻𝓲𝓿𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓭𝓮𝓯𝓲𝓷𝓲𝓽𝓲𝓿𝓪 𝓬𝓸𝓷𝓬𝓵𝓾𝓼𝓲𝓸𝓷𝓮 𝓬𝓱𝓮 𝓷𝓸𝓷 𝓬𝓲 𝓼𝓲 𝓹𝓾𝓸̀ 𝓹𝓻𝓸𝓹𝓻𝓲𝓸 𝓪𝓯𝓯𝓲𝓭𝓪𝓻𝓮 𝓶𝓪𝓲, 𝓪 𝓿𝓸𝓵𝓽𝓮 𝓷𝓮𝓶𝓶𝓮𝓷𝓸 𝓪 𝓬𝓱𝓲 𝓬𝓲 𝓱𝓪 𝓰𝓮𝓷𝓮𝓻𝓪𝓽𝓸.

𝓔 𝓼𝓲𝓬𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓲𝓷𝓿𝓮𝓬𝓮 𝓷𝓪𝓽𝓪, 𝓶𝓪 𝓼𝓸𝓹𝓻𝓪𝓽𝓽𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓬𝓻𝓮𝓼𝓬𝓲𝓾𝓽𝓪, 𝓷𝓾𝓽𝓻𝓲𝓽𝓪 𝓭𝓲 𝓯𝓲𝓭𝓾𝓬𝓲𝓪, 𝓰𝓵𝓲 𝓪𝓵𝓽𝓻𝓲 𝓲𝓷 𝓶𝓮 𝓮 𝓲𝓸 𝓷𝓮𝓰𝓵𝓲 𝓪𝓵𝓽𝓻𝓲, 𝓹𝓮𝓻 𝓶𝓮 𝓲𝓵 𝓹𝓻𝓸𝓼𝓼𝓲𝓶𝓸 𝓼𝓲𝓰𝓷𝓲𝓯𝓲𝓬𝓪𝓿𝓪 𝓽𝓾𝓽𝓽𝓸.

𝓟𝓮𝓻 𝓸𝓿𝓿𝓲𝓸 𝓼𝓲𝓵𝓵𝓸𝓰𝓲𝓼𝓶𝓸 𝓮𝓻𝓸 𝓯𝓸𝓻𝓽𝓮𝓶𝓮𝓷𝓽𝓮 𝓬𝓸𝓷𝓿𝓲𝓷𝓽𝓪 𝓭’𝓪𝓿𝓮𝓻 𝓹𝓮𝓻𝓼𝓸 𝓸𝓰𝓷𝓲 𝓬𝓸𝓼𝓪; 𝓼𝓲̀, 𝓹𝓮𝓻𝓬𝓱𝓮́ 𝓵’𝓾𝓵𝓽𝓲𝓶𝓪 𝓭𝓮𝓵𝓲𝓻𝓪𝓷𝓽𝓮 𝓼𝓯𝓾𝓶𝓪𝓽𝓾𝓻𝓪 𝓬𝓱𝓮 𝓲𝓷𝓽𝓾𝓲𝓿𝓸 𝓶𝓲 𝓼𝓽𝓪𝓿𝓪 𝓵𝓮𝓽𝓽𝓮𝓻𝓪𝓵𝓶𝓮𝓷𝓽𝓮 𝓽𝓮𝓻𝓻𝓸𝓻𝓲𝔃𝔃𝓪𝓷𝓭𝓸: 𝓼𝓪𝓻𝓮𝓫𝓫𝓮 𝓲𝓷𝓮𝓿𝓲𝓽𝓪𝓫𝓲𝓵𝓶𝓮𝓷𝓽𝓮 𝓪𝓻𝓻𝓲𝓿𝓪𝓽𝓸 𝓲𝓵 𝓽𝓮𝓻𝓻𝓲𝓫𝓲𝓵𝓮 𝓶𝓸𝓶𝓮𝓷𝓽𝓸 𝓲𝓷 𝓬𝓾𝓲 𝓷𝓸𝓷 𝓪𝓿𝓻𝓮𝓲 𝓹𝓸𝓽𝓾𝓽𝓸 𝓯𝓲𝓭𝓪𝓻𝓶𝓲 𝓷𝓮𝓶𝓶𝓮𝓷𝓸 𝓭𝓲 𝓶𝓮 𝓼𝓽𝓮𝓼𝓼𝓪?

𝓓𝓸𝓹𝓸𝓽𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓪𝓷𝓬𝓱’𝓲𝓸 𝓮𝓻𝓸 𝓲𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓹𝓻𝓸𝓼𝓼𝓲𝓶𝓸!

f i n e_

INCO – GN – ITA parte #6, da Poesie e racconti

Ora lui è lontano, probabilmente su un’isola sperduta in attesa di precise istruzioni per proseguire, anche se io preferisco immaginarlo mentre cammina tra la folla fitta di persone che vivono vite frenetiche in una caotica grande città, con quel suo passo sicuro e la faccia accigliata, in procinto di organizzare al meglio una nuova missione segreta.

Per quanto riguarda me, ho lasciato la città dopo pochi giorni dalla sua imprevista partenza -chiamarla scomparsa mi fa sentire tutto il peso della vita che passa-, giusto il breve attimo di cedere ad altri il posto di lavoro che occupavo instancabile da un tempo per me divenuto davvero troppo e insopportabile, fare i dovuti passaggi di proprietà, salutare i miei adorati cari -mi ci volle davvero una forza indicibile per rassicurarli che là, nel magico luogo che avevo trovato, ci sarebbe stato un aeroporto di facile accesso- e i pochi amati amici che sapevo vicini.

___continua___


INCO – GN – ITA parte #5, da Poesie e racconti

O aveva semplicemente preferito lasciare tutto e tutti perché soggiogato da situazioni critiche divenute per lui insopportabili?

Non lo so, è la parte che non conosco.
E non voglio più nemmeno saperlo.

Ho perso tante energie indispensabili alla sopravvivenza prima di raggiungere il luogo suggestivo in cui ora mi trovo.

Temo che l’età, il tempo che trascorre inesorabile lasciando le sue evidenti tracce ovunque, sia stato il suo vero punto debole, il suo tallone d’Achille, anche se questo non l’avrebbe mai voluto lasciar trasparire.

Il suo noto senso della relatività non era mai esistito?
O era semplicemente venuto meno?

__continua__

INCO – GN – ITA parte #4, da Poesie e racconti

Sì, perché fu più tardi e all’improvviso che, nonostante gli anni trascorsi a fare del nostro meglio, lui per le sue grandi missioni che ormai non gli concedevano più tempo né spazio, e io per cercare di rendere migliori i nostri bei momenti insieme, tutto accadde in meno d’un fugace battito d’ali, senza che nessuno potesse far nulla per impedirlo.


Mille continue domande senza mai fine, conclusioni incerte, vacillanti e soprattutto dubbi inutili.


Una nuova missione finita male?
Una difficile partita persa che l’aveva lasciato senza speranza alcuna?
Una scelta sbagliata che l’aveva costretto alla disperata fuga?
La costante preoccupazione di essere definitivamente scoperto, messo a nudo, braccato, senza più via di scampo?
Un errore fatale che aveva ripetuto e che l’aveva definitivamente messo con le spalle al muro?

_continua_