(Sottotitolo POST, che non è uno dei post di questo blog dove noi ci ritroviamo a leggerci e scrivere, ma il mio post- operatorio di gennaio e febbraio; dopo “evocati” che avevo postato a dicembre, ho subìto un intervento e queste righe sono entrate e uscite così …..
Nel frattempo vi leggo sempre e desidero ringraziare tutti voi per esserci)
Arrivai così in dimensione parallela
Alto il prezzo per entrarvi a scorger pezzi d’alta qualità.
Lenti momenti brevi, incastonati come pietre da ritener preziose
su cerchi sospesi nel susseguirsi ignoto.
Fragile il contatto col mio esile e leggero corpo scattante,
tramutato ora in cristallo per delicato tocco e morbida carezza.
Forte l’impatto con la forza di volontà,
innato dono del cielo per la mia vita in terra.
Indugiando a tratti nel verde scuro dubbio di distese paludose, a chiedermi per quanto tempo l’inevitabile dolore possa trovare illusione di pace in analgesico rimedio.
Perchè fu data ombra alla luce se non per il riposo?
Questa domanda è la risposta che placò il continuo ripetersi dei miei desideri, piccoli sogni di ritorno alla normalità nella dimensione parallela.
Di qui.
Mai potendo immaginare il surreale che avrei trovato.
(continua)