consapevolezza

equilibriobis

Semplifichiamo : quel viaggio mi riportò indietro.

Durò anni e sembrava non finire mai.

Sembrava sempre qualcos’altro.

Un po’ quello che succede nella testa con le immagini per le illusioni ottiche, perché invece il tempo se ne andò via velocemente.

Certo, cosa normalissima, ovvia, scontata, come sempre.

Ma è il suo modo nel farlo che mi colpì.

Letteralmente, mi colpì.

Sembra incredibile ora che ricordo, ma sono sicura che si fermò un istante anche lui, insieme a me.

Ebbi la netta impressione che si aggrappasse ad ogni pezzo del mio essere.

Voleva fermarsi?

Voleva fermare me?

Impossibile, io non stavo morendo.

Bruciavo, piangevo, tremavo, ero piena di passione.

Impossibile.

Prima mi guardò in faccia come mai aveva fatto, poi, dovendo riprendere la sua corsa per recuperare in volo, mi investì, letteralmente appunto.

Il tempo.

Fu uno scontro frontale.

A quel punto ero lucida, emozionata, decisa.

Lui rimbalzò avanti.

Io venni immediatamente proiettata in un’altra dimensione.

Quale?

Non posso definirla, non la conoscevo prima ma la conosco sempre meglio ogni giorno che passa.

All’inizio non puoi rendertene conto immediatamente, se non fosse per quel sorriso che ti ritrovi spesso in faccia.

Dopo è una meraviglia, perchè quel sorriso te lo ricordi.

C’è sempre stato.

Sospeso nel vuoto un filo immaginario da un punto ad un altro e tu, le braccia aperte come ad abbracciare il mondo, ci cammini sopra in perfetto equilibrio.

Quasi perfetto.

La perfezione non esiste.

51 pensieri riguardo “consapevolezza

    1. Ciao Enri! Ecco, mi fa piacere quello che mi dici, ovviamente. Ma soprattutto mi piace il condividerlo.
      Volevo raccontarlo così, come mi è venuta l’ispirazione di questa storia accaduta qualche anno fa in una particolare circostanza e per un preciso coinvolgimento di vita…

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      1. Sì sì, tutto ok, grazie! Sono soltanto più assente qui su WP.
        Ogni tanto però sono passata a controllare se avevi scritto, mi ero abituata a sentirti spesso. Stamattina avrei voluto scriverti di più ma ero di fretta. 🙂 Tu come stai? Indaffarata come me?

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      2. Più che altro ho partecipato come lettrice, quando ne ho avuto il tempo. Anch’io sempre attiva e cerco di distribuire il tempo, di organizzarmi insomma….e sto bene! Grazie Giorgiana, a presto!😊💋🌸

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    1. la mia fortuna in questo caso è che questo …… chiamiamolo sottofondo o sfondo, mi sta accompagnando da tempo, ecco perchè ho scelto il titolo “consapevolezza” ed ecco, soprattutto, perchè ho scritto che sto conoscendo questa dimensione sempre meglio ogni giorno che passa. un bacio Viki!!

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  1. Ciao Titti, m’inserisco, come si dice nel calcio, a piedi uniti, rischiando il tuo cartellino rosso: c’è un tormento nei versi (perchè versi sono!) inafferrabile, come di una cosa cominciata e non finita. O no?

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    1. C’era un tormento, c’era eccome. Poi l’equilibrio! Volevo scrivere ‘equilibrio perfetto’, ma non ho potuto, perché non sarei stata reale fino in fondo nel riportare i fatti presenti. ”Non finita” perché ora tutto sta nel saperlo mantenere questo equilibrio. La chiave, a mio parere, è la consapevolezza, perché è alla base.

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  2. Prendere consapevolezza sia di stessi che di cio’che ci circonda e’un notevole passo avanti nella nostra quotidianita’. E’uno scoprirsi e uno scoprire. L’importante e’arrivare a tutto questo e il tempo puo’essere oggi, domani non ha importanza. Basta raggiungere il traguardo della ” consapevolezza”. Baci. Isabella

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