La mia amica – sempre lei con gli occhi colore azzurro del mare quando c’è il sole, non quando le nuvole offuscano il cielo o quando piove, solo quando il sole splende in alto e brilla forte e colora tutto di una luce diversa, ecco insomma tutto bianco intorno e azzurro intenso al centro … o viceversa (perché tutto l’azzurro che vediamo non sarebbe azzurro senza il sole) – la mia amica soltanto allora riesce a respirare, e se è vero che è il respiro a tenerci in vita, allora è per forza vero che è solo scrivendo che lei vive…non può essere così davvero sé stessa in altro luogo.
Dice che non può… e io so che è come lei dice.
E’ lì che lei riesce ad esprimersi per intero raccontando le cose terribili di sé, a staccare il ricordo del presente e tutti i fili che si collegano al passato…. o viceversa… come in uno specchio…
Quel mondo virtuale che per incanto le nasce dentro mentre si tuffa nelle sue pagine bianche, affonda subito le radici nel terreno che la circonda e dal profondo, velocemente, ineluttabili, arrivano rami robusti che la proteggono.
Ecco il suo rifugio.
Finalmente libera.
Tutto diventa plausibile, vivibile, sopportabile, anche il falso piano.
E, sopra ogni cosa, lì, solo lì lei può finalmente dire tutto, tutto ciò che vuole e che può, che non ha mai potuto dire, che non può dire, che “non si può dire !!”…… come lei sai fare