…. forse nascondeva qualcosa …
Comunque il canottino funzionò a meraviglia e, prima che fosse troppo tardi, riuscimmo a passare sull’argine opposto mettendoci così in salvo.
Dopo esserci riavuti da tutti quel trambusto, riprendemmo le ricerche sperando di non trovare altre sorprese sulla nostra strada.
La sera si stava avvicinando ed il sole lentamente si abbassava verso l’orizzonte facendo filtrare i suoi raggi tra la spessa vegetazione e disegnando ombre dalle mille forme e dai colori brillanti.
Ad un certo punto, confuso tra i richiami degli uccelli e degli altri animali della giungla, ci parve di udire un ruggito.
La cosa mandò tutti nel panico più totale.
Ben presto capimmo di cosa si trattava. Era una pantera. Nera e bellissima, se ne stava davanti ad una grotta come se volesse proteggere qualcosa o qualcuno. I suoi occhi erano penetranti ed emanavano un’energia talmente particolare!
Dava l’impressione di essere forte ed impaurita allo stesso tempo, determinata ma in un certo modo anche insicura e quando sitter, per niente intimorita, si avvicinò, la pantera si lasciò accarezzare docile e mansueta.
Era uno spettacolo meraviglioso: sembrava che i due corpi, l’animale e la donna, si fondessero per formare un’unica entità………
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